Attualità e Testimonianza con d.Giampietro 06/08/20

Da "Avvenire" di Giovedì 06 agosto 2020

75 Anni dopo Hiroshima 

 di Giacomo Gambassi


A 75 anni dalla catastrofe di Hiroshima e Nagasaki abbiamo una certezza: la memoria si sta affievolendo. La realtà odierna dice che le armi nucleari hanno nuovamente il vento in poppa.
Nei prossimi vent'anni i nove Paesi detentori di bombe termonucleari spenderanno fra 1500 e 2000 miliardi di dollari per svecchiare gli arsenali. Acquisiranno bombardieri strategici; costruiranno sommergibili lanciamissili di ultima generazione; si doteranno di vettori terrestri di maggiore gittata e lanceranno satelliti "spia" più precisi.
C'erano stati sussulti irenici, fatti di decenni di Arms control, di politiche di disarmo, di trattati bilaterali,di un premio Nobel all'Organizzazione per la messa al bando delle armi nucleari e di un trattato per l'interdizione delle armi atomiche. Invece, da due anni a questa parte, stanno venendo giù come castelli di carta tutti i trattati di controllo degli armamenti.
L'anno scorso, l'Amministrazione Trump ha silurato l'accordo sulle forze nucleari intermedie, imputandonela responsabilità alla Russia. Al di là dei tecnicismi, è un tramonto che apre la via alla ri-nuclearizzazione missilistica del Continente Europeo. 

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Di fronte a questo scenario apocalittico Pax Christi sollecita i vescovi italiani e chiede al Governo di firmare il trattato sul bando totale delle armi atomiche approvato dall'ONU nel 2017.


Leggi la lettera ai vescovi


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