Attualità e Testimonianza con d.Giampietro 28/11/20

 

Dal Corriere della Sera del 24 novembre 2020


LA SENTINELLA


di Massimo Gramellini


La ragazza in strada si sbraccia per farsi notare dalla madre, ricoverata col Covid dietro uno di quei vetri, o almeno da qualche indaffarato infermiere. Passano le ore, invano. Così, al tramonto, lei sale sul tettuccio della sua auto e rimane lì: a sfidare il freddo e l’assenza di risposte, in una muta e plastica testimonianza d’affetto. Un signore vede la scena dalla sua finestra, si commuove e scatta una foto: abita davanti all’ospedale e ha visto la ragazza aggirarsi per tutto il giorno in cerca di segnali. Succede a Como, ma si replica ovunque ci sia un paziente non visitabile a causa del virus. La pandemia ha cambiato senso a tanti gesti. Salire sopra il tettuccio della macchina è uno di questi: prima era materia da bulli in vena di bravate, adesso è la scelta di una sentinella che monta la guardia a un sentimento che non si può definire, ma soltanto provare. 

La ragazza sa che sua madre non si affaccerà e che nemmeno dal tettuccio le riuscirà di sbirciare un granché. Ma è l’azione in sé che conta, non i suoi esiti. E quell’azione spiega che l’amore è esserci, sempre, persino quando esserci è l’unica cosa concessa. Persino quando non serve a nulla, se non a ricordarci che c’è. Facendo dire a chi vede una foto come questa: chissà se io salirei sul tettuccio di una macchina per qualcuno, e chissà se qualcuno ci salirebbe per me.

Una considerazione:

In questi tempi così provanti per uscire dall'indifferenza verso chi è nel disagio è necessario compiere gesti inusuali per recuperare più umanità.
In questo tempo di preparazione al Natale cosa potremo fare di straordinario nell'ordinario? 

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