Attualità e Testimonianza con d.Giampietro 13/02/21

 

Da Amici di Follereau 1 gennaio 2021

RIFLESSIONI sull'ECONOMIA di FRANCESCO

di Giulio Albanese

È evidente che l’effetto collaterale più insidioso e preoccupante generato dal Coronavirus è la nuova e profonda crisi dell’economia globale, dovuta in gran parte alle penose e sofferte misure di restrizione. Misure che peraltro hanno rappresentato e continuano a rappresentare, per molti governi, una sfida impegnativa e inedita. A pagare il prezzo più alto, comunque, sono i Paesi poveri, primi fra tutti quelli africani. Basti pensare al fatto che le agenzie di rating, nel corso della pandemia, hanno declassato le economie dei mercati emergenti, molti dei quali africani. Si tratta di un fenomeno con un impatto fortemente speculativo, sia per l’aumento del costo dei prestiti, sia per l’indebolimento dell’offerta di capitale da parte degli investitori stranieri. Di fronte a questo scenario a dir poco inquietante, vi è una voce fuori dal coro: è quella di papa Francesco. «Non possiamo andare avanti in questo modo» ha esclamato al termine della tre giorni virtuale di Assisi, lo scorso novembre, dove si è tenuto il summit The Economy of Francesco su un nuovo modello economico sostenibile. Rivolgendosi a duemila giovani imprenditori ed economisti online da 120 Paesi, papa Bergoglio è stato esplicito e diretto: «È tempo, cari giovani economisti, imprenditori, lavoratori e dirigenti d’azienda, è tempo di osare il rischio di favorire e stimolare modelli di sviluppo, di progresso e di sostenibilità in cui le persone, e specialmente gli esclusi» siano protagonisti....

...Convinto com’è che «l’attuale economia uccide», papa Bergoglio ha bacchettato senza mezzi termini il sistema bancario e finanziario mondiale: «È la fine di sistemi creditizi che, ben lungi dal promuovere il progresso, sottomettono le popolazioni a meccanismi di maggiore povertà». Occorre dunque promuovere un radicale cambiamento sistemico nei confronti soprattutto della finanza speculativa. La situazione economica nel nostro povero mondo è inquietante perché a dettare le regole del gioco sono i sacerdoti del dio denaro. Ed è per questo motivo che occorre volare alto riaffermando il primato della persona umana creata a immagine e somiglianza di Dio sui mercati. Al centro di tutto c’è l’uomo, non il dio quattrino: è questo il concetto chiave. Attenzione: nel suo ragionamento non c’è traccia di ostilità al fondamento sano del mercato. Nelle parole del pontefice c’è solo la denuncia – quella sì – delle devastanti degenerazioni di un sistema economico all’insegna dell’esclusione e dell’iniquità.

... ecco un inciso che ci viene opportuno riguardo la situazione di ingiustizia

Raoul Follereau, l'apostolo dei lebbrosi, era un uomo che sognava di combattere la pandemia della lebbra. Denunciava lo scandalo delle enormi risorse spese per gli strumenti di guerra e chiese che una parte, anche minima, delle spese di guerra fosse devoluta ad aiutare l'umanità che soffre. 
Non basta sperare bisogna amare. 
E Follereau diceva qualcosa che dobbiamo anche noi imparare dopo la pandemia: «Non dire: "io" parlando di te, "loro" parlando degli altri, di': "noi", perché nessuno ha il diritto di essere felice da solo! Con sapienza ricordava che "bisogna aver fatto molto per capire che non si è fatto abbastanza" e che "il bene è altrettanto contagioso e più luminoso del male. Organizziamo l'epidemia della carità".
Ecco, il contrario della pandemia!

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