Attualità e Testimonianza con d.Giampietro 20/02/21

 

Riflessione sulla Quaresima 2021 del cardinale Matteo Maria Zuppi 

arcivescovo metropolitano di Bologna. 

Abbiamo sperimentato la vulnerabilità. Il male ha umiliato le nostre presunzioni e illusioni. Ecco, la Quaresima che oggi inizia ci aiuta a comprendere il significato spirituale del deserto della pandemia per farne occasione per cambiare, per trovare la speranza, per risorgere, per vincere il male. Andiamo con Gesù nel deserto per combattere il male dentro e fuori di noi. Gesù è la nuova ed eterna alleanza, l'arco che unisce il cielo alla terra e viceversa, che protegge la nostra fragile barca dal diluvio. Gesù è venuto a portare l'annuncio alle nostre anime prigioniere del loro stesso limite. E' vero: abbiamo pensato di potere vivere sani in un mondo malato e non ci siamo preoccupati di aiutare chi stava male. Abbiamo giustificato l'indifferenza, come se le difficoltà intorno a noi non ci riguardassero o pensando che non si può fare nulla. L'inganno del benessere ci rende in realtà più esposti al male. 
La Quaresima è un itinerario lungo, perché abbiamo capito, anche con la pandemia, che non basta un momento per liberarci dal male. Vogliamo capire quale è la nostra vera forza, I'isolamento ha rivelato tanta solitudine e fragilità e ne ha prodotto anche altra, perché ha spezzato tanti legami, ha impedito incontri, tenerezza, vicinanza. Quante persone malate sono rimaste sole per settimane e molte di loro ci hanno lasciato senza che potessimo accompagnarle come avremmo desiderato. E questa è una ferita amara, che ci pesa tantissimo nel cuore. Quanto deserto nei cuori degli anziani ai quali manca il vero farmaco indispensabile, quello che dovrebbe essere sempre garantito, che è l'amore fraterno.
Quanto deserto di vita in mezzo al mare attraversato da fragilissime imbarcazioni cariche di profughi, senza protezione senza soccorsi. Quanto deserto di speranza nel mondo del lavoro, pieno di incertezza, di prospettive instabili, con tanta desolazione che disorienta.
Gesù va proprio nel deserto! Non evita il male, non si rifugia in un paradiso ben protetto dove sentirsi sicuro e da dove guardare con distacco chi è fuori. Gesù affronta il male per noi e ci porta con sé. Nella Quaresima non usciamo dalla vita, ma la affrontiamo anche noi, cosi com'è, perchë quando usciamo dai miraggi ci confrontiamo con il deserto.
In questo tempo abbiamo la tentazione di riprendere la bulimia consumistica o perdere l'opportunità per cambiare vivendo come sempre. 
Ecco, questa è la Quaresima: un tempo per capire quello che abbiamo vissuto e scegliere di combattere il male che riduce la vita ad un deserto desolato e senza speranza, perché possa rifiorire e diventare luogo di vita e di amore. Il Regno è vicino e convertirsi non è un esercizio di perfezione individuale ma incontro con l'amore di Gesù.