CONFERIMENTO DEL MINISTERO DELL’ACCOLITATO

Sabato 21 maggio 2022, alle ore 19.30, presso la chiesa di S. Giovanni Battista in Cornedo Vicentino, Federico Dalla Motta della nostra Unità Pastorale (parrocchia di Polegge) sarà istituito accolito, con altri cinque adulti della diocesi in cammino verso il Diaconato Permanente.

San Paolo scrivendo alla Chiesa di Corinto, distingue tra carismi e ministeri: «Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore»        (1 Cor 12,4).

Cos’è un carisma? Un dono al servizio. Perché un dono ricevuto, un talento personale, sia un carisma, è necessario che sia posto al servizio della crescita personale e comunitaria della grazia. È necessario che il talento e la disponibilità personali si configurino come carisma liturgico, che presuppone uno stile singolare (un modo di essere proprio della liturgia) e una competenza specifica (un modo di fare, di muoversi, di cantare, che è proprio della liturgia). Quando poi tale carisma ha a che fare con una dimensione permanente del servizio liturgico, esso si configura come ministero, ufficialmente riconosciuto nella sua utilità e stabilmente configurato attraverso un'istituzione o un incarico.

L’accolitato è «l’ufficio affidato a coloro che hanno il compito di aiutare i presbiteri e i diaconi nello svolgimento delle loro funzioni, e di distribuire l'Eucaristia ai fedeli, anche infermi, come ministri straordinari della comunione» (dal Rito per l'istituzione degli Accoliti). 

I termini accolito e accolitato derivano dal verbo greco akolithéo che significa “andare dietro”, “seguire”. Anche oggi, nell'esortazione che il vescovo rivolge ai candidati all'accolitato, viene ricordato che questo ministero è legato all'esercizio delle opere di carità: «Amate di amore sincero il corpo mistico del Cristo, che è il popolo di Dio, soprattutto i poveri e gli infermi».

Il ministero dell'accolitato non si ferma a un mero servizio funzionale, ma manifesta l'adesione dell'animo. L’accolitato, quindi, non è semplicemente un ufficio da svolgere, ma è un'elezione a cui bisogna rispondere con la vita, aderendo agli insegnamenti del Vangelo per conformarsi, sostenuti dalla grazia, al sacrificio di Cristo.